mercoledì 4 marzo 2020


                                   SBAGLIANDO S'INVENTA-le Parole della vita-

di Stefania Ciocca :

Ho visto Sbagliando s’inventa edito da Artebambini e subito ho pensato agli albi illustrati e alle storie di parole.
Spesso le ispirazioni per i miei video o i miei post mi vengono dalla quotidianità in libreria: sfoglio un nuovo albo, vedo una novità tra i romanzi e subito la testa inizia a volare e creare connessioni tra libri, storie, autori, anche molto diversi tra loro.
E’ così che mi vengono le idee per lavorare con i libri, o per lavorare con gli albi illustrati.
Tutto comincia con questo albo illustrato edito da Artebambini.
Uno stile un po’ vintage nell’illustrazione, che ricorda gli abbecedari e le grafiche legate alla scuola d’altri tempi.
Sbagliando s’inventa edito da Artebambini propone tanti giochi da fare utilizzando le parole e le lettere.

Alcuni dei giochi proposti da Sbagliando s’inventa

L’ideale è proporlo a scuola ai bambini che hanno imparato a leggere e a scrivere per acquisire sempre più competenze divertendosi.
Ci sono giochi per tutti i gusti: si possono creare rebus oppure rappresentare graficamente i modi di dire più divertenti; si può creare il proprio acronimo utilizzando le lettere del nome (quanta fantasia bisogna usare!); si possono creare i calligrammi oppure il metodo Caviardage, una tecnica molto vicina all’arte terapia che consiste nel cancellare le frasi di una pagina per lasciare scoperte solo alcune parole.
QUANDO UN LIBRO TI PERMETTE DI LEGGERE LA QUOTIDIANITÀ IN MANIERA DIFFERENTE, È SICURAMENTE UN BUON LIBRO.
Sbagliando s’inventa edito da Artebambini insegna proprio questo:

L’IMPORTANZA DELLE PAROLE E LE INFINITE VARIETÀ DI GIOCHI CHE SI POSSONO FARE. PARTENDO DA GIANNI RODARI, TOCCANDO BIANCA PITZORNO, APOLLINAIRE, IL CAVIARDAGE, I DADAISTI E I SURREALISTI PER APPRODARE ALLA SETTIMANA ENIGMISTICA.

Basta poco per apprezzare i giochi di parole che Sbagliando s’inventa suggerisce, e infatti subito mi è venuto in mente il buon vecchio Rodari che diceva che basta un’inezia per creare una storia. Ad esempio basta un accento per trasformare Como in Comò, o un apostrofo per trasformare Lago in L’Ago.

DALL’ERRORE NASCE LA FANTASIA, QUINDI NON TUTTO È ERRORE, MA TUTTO È STORIA.

In effetti quando in un secondo momento ho sfogliato meglio Sbagliando s’inventa mi sono resa conto che in esergo c’è una dedica proprio a Gianni Rodari.
Secondo me Sbagliando s’inventa è sia un ottimo libro da proporre a scuola, sia una bella occasione per usare le parole come passatempo.
Quando ero piccola ricordo che mi divertivo a giocare a quel gioco in cui una persona dice una parola e l’altra deve dire una parola che inizia con l’ultima sillaba della parola precedente (es: rosa > sapore > restare ecc ecc).
Nell’albo Sbagliando s’inventa ci sono anche giochi di rime e si citano le parole in libertà di rimando futurista. Si parla del collage poetico e pensare ai dadaisti e al loro gioco “cadaveri squisiti” viene subito immediato .
Ho iniziato a spaziare con la testa verso tutti quei libri che parlano di parolee ho pensato che ce ne sono molti, alcuni bellissimi, e credo perfetti per valorizzare qualcosa che usiamo tutti i giorni.
Soprattutto sono perfetti per intraprendere un discorso proprio sul valore delle parole e quindi per fare un percorso, magari proprio coi bambini che stanno per andare a scuola.

LIBRI CHE RACCONTANO LE PAROLE
L’albero alfabeto di Leo Lionni, edito da Babalibri.
Lo consiglio spesso a quei bambini che lasciano la scuola materna in vista della prima elementare e di quel momento in cui la lettura diventerà un atto autonomo. Un tempo c’era un albero alle cui foglie erano appese tante lettere. Un giorno una violenta folata di vento fece volare via le lettere che si accumularono tutte su un lato dell’albero, ma l’uccello paroliere le prese una ad una e compose delle parole.
La grande fabbrica della parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo, Terre di Mezzo
Un’illustrazione bellissima racconta la storia del paese dove si vendevano parole, parole per tutto. Eppure, in un mondo pieno di parole, alcune sono rare e preziose e servono per esprimere il sentimento più profondo.
Trovo che La grande fabbrica delle parole sia adatto per fare un discorso non solo sulla bellezza e sul valore della parola, ma anche sulla potenza, sulla violenza e sulla capacità di ferire che le parole spesso hanno.
La bambina dei libri di Oliver Jeffers e Sam Winston, Lapis
Questo albo illustrato diventerà presto un classico. Un albo pieno di parole, perché le parole compongono storie, vite e immagini. E infatti le illustrazioni sono composte da storie e parole, come se fossero calligrammi.
Una bambina esce dai libri per raggiungere un altro bambino, prenderlo per mano e condurlo nel mondo delle storie.
Parlare a Vanvera di Bianca Pitzorno, Mondadori
Bianca Pitzorno è una delle autrici più amate dell’editoria ragazzi. Questo libro è molto divertente e pieno di ironia: ogni capitolo è una storia che l’autrice si inventa partendo da un modo di dire. Perché si dice Parlare a Vanvera? E perchè si dice Mangiare la foglia?
Il bello è che i modi di dire sono tantissimi, e questo gioco può essere fatto all’infinito.
Lost in translation di Ella Frances Sanders, Marcos y Marcos
Un piccolo libretto illustrato che qualche anno fa ha avuto molto successo. È un libro adatto a tutte le età: ogni pagina è una parola che esiste soltanto nella lingua del popolo che l’ha coniata e perciò intraducibile in altre lingue se non attraverso un lungo giro di parole. Ad esempio in giapponese esiste una parola che indica la luce che filtra tra le foglie. Chissà a questo punto quante parole si possono inventare partendo da sensazioni che magari non hanno nome?

GLI SPUNTI DI SBAGLIANDO S’INVENTA SONO DAVVERO TANTISSIMI E A BEN VEDERE, COME SEMPRE SOSTENGO, NON SOLO ADATTI UNICAMENTE A UN PUBBLICO BAMBINO. GIOCARE E RISCOPRIRE ALCUNI GIOCHI DI PAROLE È FUNZIONARE AL LAVORIO DELLA MENTE: STIMOLA GLI INTERESSI, LE CONOSCENZE E LA CREATIVITÀ.

A quale adulto lo consiglio?
Ovviamente insegnanti delle elementari ma anche delle medie.
A professionisti che lavorano con le parole e con la creatività.
A tutti coloro che amano tenere la mente vispa e vivace.
Sguardo bambino: vedere le parole come gioco, come scoperta e non come compito.

Il link al post in versione video


venerdì 28 settembre 2018

COME NON TE LO ASPETTI


dal blog di VITA TRENTINA : 


Come non te lo aspetti. Imparare con la fantasia

Due libri di poesia, di filosofia, di creatività: nelle loro pagine si realizza che non tutto, nella vita, è come ci si aspetta e anche che non tutto è sempre controllabile.

Loricangi, "Sbagliando s’impara. La matematica della vita” - Artebambini, 2015
Loricangi, "Sbagliando s’impara. La matematica della vita” - Artebambini, 2015
Non si sa mai cosa può capitare quando si dice o si fa qualcosa per errore. Si dice che “sbagliando s’impara”, ma è anche vero che “sbagliando s’inventa”. Su questo gioco di parole sono basati i due interessanti albi illustrati editi da Artebambini, che portano, appunto, come titolo “Sbagliando s’impara: la matematica della vita” (2015) e il nuovissimo “Sbagliando s’inventa: le parole della vita” (2018). La scelta grafica e il tipo di carta di questi libri hanno un sapore retrò, ricordano i quaderni di una volta scritti a penna e disegnati con i pastelli, ma il loro contenuto è un gioco particolare che oggi affascina i grandi e diverte i bambini.
Loricangi, “Sbagliando s’inventa. Le parole della vita” - Artebambini, 2018
Loricangi, “Sbagliando s’inventa. Le parole della vita” - Artebambini, 2018 
Sfogliando questi libri non si può non pensare ai giochi con le parole del grande Gianni Rodari e all’inno alla creatività che erano le sue storie e le sue filastrocche. Anche Locaringi (Loredana Cangini), qui autrice di testi e figure, gioca sui significati delle parole, le unisce in maniera non convenzionale e sovverte l’ordine prestabilito e consueto di regole e concetti. Ecco allora che non si può dare per certo che otto diviso due è uguale a quattro. Infatti: otto pesci, diviso due gatti magri, fa due gatti grassi. Così come due più uno non è detto che dia tre. Due barattoli di colore (uno bianco e uno nero) più un cavallo, infatti, fa una zebra… È questa la matematica della vita!
Analogamente le parole, se mescolate e usate in modo inconsueto e ironico, possono creare interessanti occasioni di sperimentazione: rebus, sciarade, anagrammi e limerick sono divertenti giochi con cui si può provare a inventare, a descrivere, a creare rime e suoni nuovi. E non importa se il risultato è strampalato. Il bello è che l’errore non è previsto. Tutto può significare qualcosa, basta stare attenti: a volte le parole dicono più di ciò che ci si aspetta.
Questi sono molto di più di due libri per bambini. Sono due libri di poesia, di filosofia, di creatività: nelle loro pagine si realizza che non tutto, nella vita, è come ci si aspetta e anche che non tutto è sempre controllabile. Cogliere il nuovo e l’alternativo di ogni cosa e guardare le cose da una prospettiva diversa, anticonvenzionale, quindi, fa la ricchezza dell’esperienza, e se, a volte, ci vuole un po’ (o molta) fantasia, tanto meglio!








venerdì 15 giugno 2018

dal blog LETTURA CANDITA

La prima recensione del nuovo libro 
è apparsa direttamente sul blog di LETTURA CANDITA

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


CON LE PAROLE COME CON I NUMERI



Chi si è divertito con ‘Sbagliando s’impara. La matematica della vita’ può ricominciare a farlo con la nuova proposta di Loricangi, sempre per Artebambini: ‘Sbagliando s’inventa. Le parole della vita’.
Il titolo è un esplicito riferimento a Gianni Rodari, grande maestro dei giochi di parole e del loro valore creativo.
Il libro è in sintesi una proposta di giochi linguistici noti e meno noti, con altrettanti suggerimenti di attività: si va dai giochi linguistici veri e propri alle sciarade, ai rebus e agli anagrammi. Si gioca con i sensi figurati, per approdare al Limerick, di Edward Lear, re del nonsense, e al misterioso Caviardage.
Fin qui tutto come in un normale libro di giochi linguistici se non ci fosse la mano sapiente di Loricangi, ovvero Loredana Cangini, che è davvero brava a mescolare i linguaggi, parole, e spiegazioni, insieme alle immagini, non solo accurate ed ironiche, ma capaci di suggerire il lato surreale, l’immaginazione, l’assurdo.


Sicuramente in ‘Sbagliando s’impara’  ci aveva sorpresi di più, per l’originale invenzione di utilizzare il linguaggio dei numeri per raccontare storie; qui si corre su un terreno già battuto e inventarsi qualcosa di nuovo sui giochi di parole non è semplice. Tuttavia, trovo che i giochi, gli esempi scelti, l’impaginazione e l’illustrazione misurata e divertita ne facciano un libro ben fatto, ben costruito e divertente per un pubblico di bambine e bambini dai sette anni in poi. Apprezzabile la scelta di dichiarare, ad inizio libro, la tecnica e i materiali utilizzati per l’illustrazione. Giocare con le parole, provando a smontarle, a costruire frasi che seguono regole nascoste è un ottimo esercizio in tempi di grande povertà lessicale. Mettersi alla prova, inventando frasi con la costrizione delle regole del gioco, implica anche appropriarsi di parole nuove, di significati diversi.
Anche in questa occasione, l’editore è Artebambini, che ripropone un modello di successo.


Vedrei ben questo libro, come il precedente, come allegro sostegno dell’insegnamento dell’italiano, ma è un libro divertente anche da fare insieme a mamma e papà.

Eleonora

“Sbagliando s’inventa. Le parole della vita”, Loricangi, Artebambini 2018

mercoledì 24 gennaio 2018

la Meraviglia in un post di Scuola in soffitta


Esercizi di meraviglia per bambini


libro la meraviglia lorecangi
La meraviglia è un albo illustrato di Lorecangi che avevamo già conosciuto con Sbagliando s’impara. Vorrei fare della meraviglia uno stile educativo e il titolo mi ha subito incuriosito: come avrebbe raccontato la meraviglia?
Il protagonista è il bambino che vedete in copertina. È molto determinato perché durante una lezione di disegno in cui l’insegnante gli mostra la famosa latta Campbells di Warhol decide che vuole scoprire la bellezza del mondo e rappresentarla come fanno gli artisti.
libro la meraviglia lorecangi
Pagina dopo pagina seguiamo gli esercizi di questo giovane artista che come bussola nel suo viaggio adotta il più spontaneo senso di meraviglia. Inizia dai disegni della natura che colpisce sempre i bambini e ha ispirato tanti artisti. È la meraviglia più vicina e più facile da riconoscere.
Il cammino si evolve con la crescita del ragazzo che diventa uomo e scopre altri soggetti da rappresentare. Finché arriva in città, inizialmente si lascia entusiasmare dalla diversità delle persone ma quella fiamma dell’ispirazione si affievolisce. Manca qualcosa, manca quell’ingrediente che rende viva ogni opera: l’amore!
Mi riempe il cuore osservare e dipingere la bellezza interiore, è entusiasmante che ogni creatura la possieda e la manifesti con gioia“.
libro la meraviglia lorecangi
La meraviglia è una reazione spontanea nei bambini: spalancano gli occhi di fronte a un arcobaleno o all’immensità del mare. Abbiamo sentito molte volte parlare dell’importanza di apprezzare le piccole cose, soprattutto crescendo. Credo che la meraviglia sia un atteggiamento che si impara da bambini e si porta con sé negli anni.
Quando facciamo per alimentare la meraviglia nei nostri figli? Qualche giorno fa ero in auto con i miei figli, poco distante da noi è passato veloce un treno. Un tempo per i miei bambini questa era visione da non perdere e il primo che vedeva un treno o un aereo doveva avvisare. Mi sono chiesta se fossero ancora recettivi a questo tipo di meraviglie. Mi è sembrato di perdere qualcosa, di vederli crescere tutto in un momento perché non hanno detto niente sul treno. Poco dopo li ha invece attratti una bisarca carica di auto. La meraviglia non si perde: bisogna solo alimentarla con cose nuove.

mercoledì 15 novembre 2017

La Meraviglia



Meravigliarsi della natura,
 passare il tempo a osservarla,
 coglierne la bellezza per imparare 
a conoscere il mondo.






lunedì 17 luglio 2017

LA MERAVIGLIA di Loricangi ed. Fulmino





Un Bambino scopre il Mondo attraverso la Meraviglia.
Disegna e guarda la natura, gli animali e le persone
con occhi limpidi e curiosi.
Scopre l'amore e come rappresentarlo.
E infine apprende una grande lezione:
la Bellezza ci sorprende ogni volta che ci mettiamo in ascolto...